
Articolo del 26/05/2025
La mastopessi è un lifting del seno, è un intervento che oltre all'aumento volumetrico, prevede il rimodellamento della ghiandola residua e l'eliminazione della cute in eccesso.
La Mastopessi a Roma in Ars Medica, è un intervento sicuro, che parte dall'ascolto delle esigenze della paziente, alla quale vengono fornite tutte le informazioni necessarie, per permetterle di scegliere con consapevolezza questo tipo di intervento.
La Mastopessi in Clinica viene eseguita nel rispetto di tutti gli standard necessari, per garantire la sicurezza di tutte le pazienti.
Qual è la differenza con la mastoplastica additiva? Cosa spinge una donna a sottoporsi all'intervento di Mastopessi?
Approfondiamo l'argomento con il Dottor Stefano Campa, specialista in chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva della Clinica Ars Medica a Roma Nord
La differenza principale con la mastoplastica additiva è che la mastopessi è un intervento rivolto a tutti quelle pazienti che hanno un eccesso cutaneo e che presentano un seno svuotato.
In questi pazienti non è opportuno eseguire solo una mastoplastica additiva in quanto il risultato sarebbe un seno grande ma sceso, per cui poi sarebbe necessario rimuovere anche l'eccesso cutaneo che caratterizza il singolo caso.
Le cause più comuni, che possono modificare l'estetica del seno sono la perdita di peso o anche il cosiddetto effetto a fisarmonica, cioè perdite di peso associate a nuovi incrementi, l'allattamento prolungato nel tempo o più allattamenti, che possono portare a dei cambiamenti fisici improvvisi.
Si tratta di pazienti che hanno dei tessuti più lassi e per cui questi tessuti fanno sì che anche se non hanno avuto gravidanze o se non hanno avuto cali ponderali, abbiano comunque un seno più calato del normale.
A differenza della mastoplastica additiva, la mastopessi è un intervento più invasivo perché da un punto di vista sia di cicatrici ma anche di rimodellamenti coinvolge anche il capezzolo, quindi abbiamo un rischio maggiore rispetto alla mastoplastica additiva, come per esempio, l'allattamento dopo l'intervento può subire delle alterazioni, poiché c'è un rischio maggiore di perdere la sensibilità. Non è un dato certo però il rischio è maggiore.
Mastopessi e Mastoplastica additiva possono essere eseguite insieme?
La combinazione tra mastopessi e mastoplastica additiva si chiama: mastopessi con protesi o anche detta mastopessi additiva. In questi casi andiamo a rimuovere la cute in eccesso, andando a migliorare la forma, rimodellando la ghiandola e andando ad aumentare il volume con una protesi mammaria.
Questo intervento è necessario in tutti quelle pazienti che abbiano un seno molto svuotato e il cui volume residuo non sia necessario e sufficiente per non impiantare una protesi mammaria.
Le cicatrici della mastopessi sono molto visibili?
Le cicatrici post intervento di mastopessi sia con protesi che senza, dipendono molto dal quadro clinico preparatorio.
In alcuni casi c'è una sola cicatrice periareolare, in altri casi, quindi in caso di ptosi moderata, la cicatrice è periariolare e verticale e nei casi un pochino più avanzati comprende anche una branca orizzontale nel solco mammario come una T rovesciata.
Purtroppo non abbiamo tante possibilità di ridurre il numero di queste cicatrici, possiamo migliorarne la qualità eseguendo delle suture quanto più certosine possibile, avendo cura nel post operatorio del processo di cicatrizzazione, quindi utilizzando cerotti a silicone ed utilizzando a distanza di sei mesi, un anno dall'intervento, i laser per ridurre lo spessore della cicatrice.
Perché è importante la visita, prima di sottoporsi all'intervento?
"La prima visita chirurgica è uno step fondamentale, personalmente ne seguo sempre due." afferma il Dottor Campa.
Nella prima visita andiamo ad analizzare il quadro clinico preoperatorio, lo spessore dei tessuti, la qualità dei tessuti della paziente, andiamo a vedere quanto è alta, quanto è largo il suo torace, andiamo a scegliere quale protesi, questo è un momento fondamentale anche perché molto spesso dobbiamo capire quali sono le aspettative della nostra paziente e se queste aspettative per noi sono reali e sono raggiungibili.
Nella seconda visita generalmente quello che io faccio è parlare più nel concreto dell'intervento chirurgico con la paziente, andando a scegliere insieme le protesi mammarie e in questa sede la paziente mi fa tutte le domande che nella prima visita non mi ha fatto, perché molto spesso mi trovo a dover contraddire alcune informazioni che le pazienti prendono da internet.