
Articolo del 17/10/2025
Quali sono i check up che ognuno di noi dovrebbe effettuare anche senza sintomi?
Oggi ne parliamo con il dottor Atos Gentile, direttore sanitario della Clinica Ars Medica, medico internista geriatra.
Sono consigliati alcuni esami del sangue che devono essere periodicamente ripetuti e sono il dosaggio della vitamina D, della calcemia, del fosforo, della fosfata di alcalina e della calciuria. Vengono consigliati anche la creatinina per vedere se funzionalità renale.
Si sa che il paziente con insufficienza renale è osteoporotico. E il TSH, che è il dosaggio degli ormoni tiroidei, perché si sa che l’ipertiroideo è osteoporotico.
Quanto è importante rivolgersi ad un medico internista e perché?
I controlli che noi effettuiamo periodicamente sarebbero i cosiddetti check-up, che vengono spesso erroneamente autogestiti dal paziente o altrettanto erroneamente dalle aziende che passano questi controlli periodici ai propri dipendenti, partendo da check-up non personalizzati.
Generalmente ci si basa sul sesso dell’individuo. Se sei uomo, se sei donna, certe volte considerano l’età. Dopo che il paziente ha fatto il check-up in maniera autonoma, perché spesso fanno da soli, fanno l’elettrocardiogramma, si fanno la TAC, la MOC, la risonanza, vengono dall’internista che dovrebbe fare un attimino il sunto di tutte le cose e vedere che cosa è emerso da questi check-up.
I check-up dovrebbero partire all’incontrario. Il paziente dovrebbe essere prima visitato dall’internista, il quale deve fare una accurata anamnesi del paziente e una accurata visita generale. E in base a questo stabilire quali sono gli esami che il paziente deve fare.
Da dove inizia la prevenzione per l’osteoporosi?
Certamente, nell’osteoporosi primaria, che è quella prevalentemente che riguarda gli anziani e le donne, post menopausa, la prevenzione si basa sostanzialmente su tre cardini.
- Un corretto stile di vita, quindi attività fisica per il rinforzo del tono muscolare,
- L’alimentazione che deve essere ricca di alimenti che contengono vitamina D e calcio, essenzialmente, quindi la vitamina D sta nel salmone, nei pesci azzurri, aringa, sgombro, nel tuorlo d’uovo, nel latte, nei funghi, il calcio ne sono ricchi, i formaggi stagionati, il latte, i latticini, le verdure a foglia larga, i legumi tipo fagioli e ceci, il pesce, essenzialmente anche qui il salmone, le sardine e la frutta secca.
- L’esposizione al sole, la vitamina D si lega maggiormente con l’esposizione ai raggi solari, nelle pelli chiari è consigliata un’esposizione ai raggi del sole di 20-25 minuti al giorno e nelle pelli scure di 40-45 minuti. È sufficiente una passeggiata, prendere il sole sul terrazzo, prevalentemente nelle ore più calde della giornata, tra le 11 e le 15 della giornata.
Quali check up consiglia lei?
Gli esami da farsi in caso di sospetta osteoporosi sono la MOC, che è la mineralometria ossea computerizzata e degli esami del sangue che vanno dalla vitamina D, dal dosaggio del calcio, del fosforo, della fosfatasi alcalina, della calciuria, della creatinina perché il paziente con insufficienza renale è osteoporotico, del TSH ipofisario perché nel corso di ipertiroidismo c’è molto spesso osteoporosi.
Tutto questo contornato dalle varie visite specialistiche, essendo una malattia di campo largo essenzialmente vengono coinvolti il reumatologo per le patologie osseo-reumatiche, l’ortopedico per le fratture, il fisiatra per il recupero, l’endocrinologo per la diagnosi e terapia del metabolismo osseo, il geriatra perché l’anziano è sarcopenico e osteoporotico, il ginecologo perché abbiamo detto già le donne in menopausa e il nefrologo per l’insufficienza renale.
Il compito dell’internista è essenzialmente un compito di raccolta e coordinamento di queste varie figure professionali per non caricare il paziente di troppi farmaci perché pure quello diventa un discorso a parte e pericoloso per il paziente