rinoplastica domande e risposte

Articolo del 24/10/2025

La rinoplastica è uno degli interventi più richiesti e, allo stesso tempo, più complessi nel panorama della chirurgia estetica e funzionale del viso. Non si tratta solo di “rifare il naso”, ma di restituire armonia e, in molti casi, una corretta respirazione.

Abbiamo raccolto alcune delle domande più frequenti per approfondire con il Dottor Enrico Foresta, chirurgo plastico ed estetico della clinica, i principali aspetti di questo intervento.

1. Cosa significa intervenire sulla funzionalità e sull’aspetto estetico del naso?

Intervenire sulla funzionalità e sull’estetica del naso significa affrontare contemporaneamente due dimensioni inscindibili: la forma e la funzione.
La rinoplastica non ha solo un obiettivo estetico – migliorare la proporzione e l’armonia del viso – ma anche funzionale, poiché spesso vengono corretti problemi respiratori legati a deviazioni del setto nasale o ad alterazioni delle strutture interne.
Oggi si parla sempre più di rinoplastica “funzionale ed estetica integrata”, un approccio che consente di ottenere un naso bello, naturale e che respiri bene.

2. Quanto è importante eseguire l’intervento in una clinica con un team di specialisti dedicati?

È fondamentale. La rinoplastica è un intervento complesso che richiede competenze specifiche in chirurgia plastica e maxillo-facciale, ma anche il supporto di un team multidisciplinare: anestesisti, otorinolaringoiatri, infermieri specializzati e personale di sala formato.
Solo una struttura dedicata e attrezzata garantisce sicurezza, precisione e continuità nel percorso pre e post operatorio. La collaborazione tra specialisti permette inoltre di gestire al meglio eventuali criticità e di personalizzare l’intervento su ogni paziente.

3. Molti pazienti arrivano con aspettative estetiche ma anche con timori: quali sono i tre consigli per chi sta valutando una rinoplastica?

Il primo consiglio è avere aspettative realistiche: la rinoplastica non deve stravolgere il viso, ma valorizzarne l’armonia.
Il secondo è scegliere con cura il professionista, valutandone competenze specifiche, casi clinici e approccio comunicativo.
Il terzo è affidarsi al tempo e alla pazienza: il risultato finale si stabilizza dopo alcuni mesi, e il processo di guarigione richiede attenzione e fiducia nel percorso post-operatorio.

4. Quanto conta oggi, nella comunicazione medico-paziente, il tema dell’“armonia facciale” più che del “rifacimento” estetico?

Conta moltissimo. La rinoplastica moderna non mira più al naso “perfetto” ma al naso “armonico”, cioè coerente con la fisionomia del paziente.
Oggi la chirurgia estetica del volto è guidata da un principio di personalizzazione: ogni volto ha le sue proporzioni e il compito del chirurgo è rispettarle, non imporre modelli standard.
Parlare di armonia significa aiutare il paziente a comprendere che un intervento ben riuscito non si nota per la trasformazione, ma per la naturalezza del risultato.

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