alluce valgo prima e dopo

Articolo del 03/12/2025

L’alluce valgo è una deformazione della parte anteriore del piede. In parole semplici, l’alluce non rimane più dritto, ma si inclina verso le altre dita. Questo spostamento fa cambiare anche la posizione del 1° metatarso, l’osso a cui l’alluce è collegato, creando il tipico rigonfiamento laterale che molti chiamano “cipolla”.

Perché si forma questa cipolla? Il dolore è quindi il sintomo principale?

Ne parliamo con il Dottor Andrea Scala, ortopedico specialista della clinica Ars Medica
È la conseguenza dell’osso che si sposta verso l’esterno e dello sfregamento continuo con le scarpe. Alla base dell’alluce è presente una borsa mucosa, una piccola struttura che serve da “cuscinetto”. Quando l’alluce devia, questa borsa può infiammarsi, causando una borsite molto dolorosa.
Sì, è il segnale che l’anatomia del piede sta cambiando. Se il problema viene trascurato, l’alluce continua a inclinarsi sempre di più, fino ad avvicinarsi al secondo dito. In alcuni casi può addirittura scivolare sotto il 2° dito, favorendo la comparsa del dito a martello. Con gli anni si possono sviluppare anche forti dolori alla pianta del piede, le metatarsalgie, e deformità delle altre dita.

Che ruolo ha l’alluce nella nostra postura?

Un ruolo enorme, spesso sottovalutato. Durante la camminata, l’alluce supporta gran parte del peso del corpo. Quando si deforma, l’appoggio non è più corretto e tutta la postura ne risente. Questo può rendere difficili attività come la corsa, la danza e lo sport.

Ed è qui che compare la metatarsalgia?

Esatto. Quando l’alluce non appoggia come dovrebbe, il peso si sposta sui metatarsi laterali e sulle dita più piccole, sovraccaricando tendini, legamenti e articolazioni. Si formano calli dolorosi, che le pazienti spesso rimuovono periodicamente senza successo, perché la causa resta interna. Ecco perché, in caso di intervento, anche questi calli patologici vanno corretti nello stesso momento.

Molti interventi si limitano a eliminare la cipolla. Funziona?
No, purtroppo no. Rimuovere solo la protuberanza non corregge l’osso. L’alluce valgo tende a tornare, con grande dispiacere del paziente e anche del chirurgo.

Quale intervento considera più efficace?
La osteotomia del 1° metatarso con tecnica mini-invasiva percutanea: l’osso viene sezionato, spostato e riallineato correttamente con gli altri metatarsi, senza tagli estesi. Nella scelta della procedura dobbiamo anche considerare la condizione ossea: nei giovani sportivi, con ossa forti e ben calcificate, usiamo tecniche ancora più delicate; nelle pazienti mature o anziane, talvolta con osteoporosi, adottiamo accortezze per evitare guarigioni scorrette.

Dopo l’intervento l’alluce va immobilizzato?
Assolutamente no. L’alluce non è uno spiedino, è un’articolazione. Deve muoversi subito dopo l’allineamento. Bloccarlo con un filo d’acciaio o per troppo tempo può rendere il recupero articolare molto difficile.

Come si svolge il percorso post-operatorio?
Il paziente cammina con scarpe post-operatorie dedicate. In genere: due medicazioni ogni 15 giorni, 1 mese per il ritorno alle attività quotidiane, 2 mesi per riprendere gli allenamenti e entro il 3° mese il ritorno alle competizioni sportive.

Un’ultima considerazione per chi legge?
Prendersi cura dei propri piedi significa prendersi cura di sé. Se c’è dolore, non va ignorato: oggi possiamo correggere l’alluce valgo in modo sicuro, rispettoso e duraturo, guardando al benessere presente e futuro del paziente.

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