
Articolo del 23/07/2025
L'arrivo delle vacanze porta con sé il desiderio di sentirsi più leggeri, in forma e in salute, ma spesso ci si dimentica che il benessere intestinale gioca un ruolo fondamentale in tutto questo.
Ne parliamo con il Dott. Andrea Cocco, medico gastroenterologo della Clinica Ars Medica, per capire come prendersi cura dell'intestino durante le vacanze.
Dottor Cocco, perché è importante dedicare attenzione all'intestino?
L'intestino è spesso definito il nostro "secondo cervello" perché ha un impatto diretto non solo sulla digestione, ma anche sul nostro equilibrio generale. D'estate cambiano le abitudini alimentari, aumenta la voglia di leggerezza, ma spesso anche i disturbi intestinali — come gonfiore, stitichezza o diarrea — si fanno più frequenti. Prendersi cura dell'intestino in questo periodo significa prevenire malesseri e sentirsi più energici e in armonia con il proprio corpo.
Quali sono i principali consigli che darebbe ai pazienti in questo periodo?
Prima di tutto, è fondamentale mantenere una dieta equilibrata, ricca di fibre, frutta e verdura di stagione, limitando zuccheri raffinati, cibi troppo grassi e alcol.
Anche una buona idratazione è essenziale: con il caldo si perdono più liquidi e l'intestino può risentirne, specie in chi soffre di stitichezza.
Inoltre, consiglio sempre di ascoltare il proprio corpo: se si avvertono sintomi persistenti come dolore addominale, gonfiore o alterazioni dell'alvo, è importante non trascurarli.
Ci sono esami specifici da fare per controllare la salute dell'intestino?
Sì, assolutamente. In base ai sintomi o all'età del paziente, possiamo eseguire esami diagnostici non invasivi come l'ecografia addominale, i test per la malattia celiaca, i test per la disbiosi intestinale, i test per l'allergia al nichel, l'intolleranza al lattosio o il breath test per l'Helicobacter pylori.
In alcuni casi, è utile approfondire con esami endoscopici come la colonscopia, che è fondamentale anche in chi ha una familiarità per malattie infiammatorie croniche intestinali o per tumori del colon-retto. In Ars Medica questi esami si svolgono in totale sicurezza, con strumentazioni moderne e personale altamente qualificato.
Quanto contano lo stress e lo stile di vita?
Contano moltissimo. Stress, sedentarietà e cattive abitudini alimentari possono alterare il microbiota intestinale e favorire disturbi come la sindrome dell'intestino irritabile. Ecco perché promuoviamo un approccio integrato, che tenga conto anche dello stile di vita: incoraggiamo il movimento, il riposo adeguato e, quando necessario, un supporto nutrizionale o psicologico.
Un consiglio semplice ma efficace da seguire già da oggi?
Cominciare con piccoli gesti: bere più acqua, fare almeno 30 minuti di attività fisica al giorno, limitare il consumo di alimenti ultraprocessati e prendersi una pausa per mangiare con calma. L'intestino lavora meglio quando non è sotto pressione, e la digestione è più efficiente se non è disturbata da fretta o ansia.
Perché rivolgersi a uno specialista in gastroenterologia prima di partire?
Molti disturbi intestinali vengono sottovalutati o affrontati con soluzioni "fai da te" che spesso peggiorano la situazione. Affidarsi a uno specialista permette di avere una diagnosi corretta, un piano terapeutico su misura e, soprattutto, la tranquillità di essere seguiti da un'équipe esperta.
In Ars Medica, mettiamo al centro la salute del paziente con un approccio multidisciplinare e umano, per garantire il miglior percorso possibile verso il benessere.